Un festoso arrivederci a Margaret Baker Genovesi

“Lo sai che Margaret ha deciso di trasferirsi definitivamente a Brisbane, in Australia alla fine di questo mese?” Chiacchieravo con la mia vicina di divano durante uno dei tanti incontri tra amici, nella ospitale casa di Elena Doni; la conversazione era vivace, in giro, ma la notizia fu subito captata e fu un susseguirsi di domande e di richieste di dettagli. ” E’ cosi’. Forse ha sentito il richiamo delle radici dopo tanti anni; la saluteremo, noi amici storici del marito, in una cena allegra, per darle un arrivederci ” E subito arrivarono richieste di potersi unire all’incontro. Margaret gode di larga popolarita’ in Associazione; le sue conversazioni in casa Capon ed in Aula Magna durante le quali avevamo potuto apprezzare la sua simpatia, la sua cultura di musicologa e le sue doti di affabulatrice, hanno lasciato il segno. E’ stato mio compito organizzare la serata; i dieci amici della 3C 1951 (si,1951!) desiderosi di salutare Margaret al ristorante La Campagnola la sera del 19 settembre, erano diventati ventisei. Ventisei ex allievi del liceo Tasso. Consentite, a questo punto, che io mi abbandoni, solo un poco, ai ricordi: sono stato per tredici anni vicino di banco e poi collega all’Universita’ di Vittorio Genovesi, marito e compagno di vita di Margaret, loro testimone di nozze ed amico fraterno. Vittorio e’ scomparso, prematuramente, nel 1997 ed era presente in spirito, quella sera. Non tutti, tra gli intervenuti, sapevano la storia della vita di Margaret; conclusa la cena, le fotografie ed il brindisi, la abbiamo pregata di parlarcene. Sapevamo che valeva la pena ascoltare. E’ la storia di una bambina che viveva a Brisbane, in Australia, che vinceva concorsi di canto per l’infanzia e che aveva in mente un sola cosa: “Cosa vuoi fare da grande, Margaret?” “Studiare canto ed andare in Italia…” Detto e, dopo una ventina di anni, fatto. La ragazza Margaret si imbarca per l’Italia e dopo un avventuroso viaggio in nave di quattro settimane approda nella Roma del 1956. Non conosce nessuno e deve naturalmente mantenersi: lezioni di inglese al Mary Mount e l’italiano che migliora rapidamente. Un inciso: adesso lo parla, lo scrive e lo legge come noi, congiuntivi inclusi. E poi: un periodo di studi e perfezionamento all’Accademia Chigiana in Siena dove incomincia a conoscere e a farsi apprezzare da persone importanti dell’ambiente musicale. Inizia la carriera artistica con specializzazione indirizzata alle opere del periodo barocco ed anche di autori classici moderni, un repertorio non facile e raro per intenditori. Applaudite esibizioni e notevole anche la relativa discografia. La vita prosegue, conosce Vittorio Genovesi e lo sposa felice: un matrimonio basato sull’amore, il reciproco rispetto e la comprensione, interrotto dalla avversa sorte. Negli anni della maturita’ Margaret si dedica all’insegnamento: cura il perfezionarsi della tecnica di giovani cantanti e ne porta molte al successo e all’affermazione. Fa parte, in giro per l’Europa, di parecchie commissioni di concorsi di canto lirico. Ecco, questa e’ stata la vita di Margaret in Italia, come l’ha ricordata lei e alcuni amici che le vogliono bene, quella sera alla “Campagnola”. E’ stato un arrivederci festoso e commosso, una serata di allegria e di amicizia. E voglio concludere appunto con le parole che Aldo Licastri, nostro presidente dei garanti e fondatore dell’Associazione, ha indirizzato a Margaret : “Noi, Amici del Tasso, che coltiviamo l’amicizia nata sui banchi di scuola, abbiamo verificato con te che il nostro messaggio ha superato i confini scolastici, forse anche grazie al nostro amico e compagno Vittorio Genovesi”

Giuseppe Pagano

Pubblichiamo un estratto della lettera recapitata a Elena Doni con il commento di Margaret sulla serata:
“Mi e’ difficile esprimere fino in fondo l’emozione che ho provato quella sera in cui con tanto affetto voi tutti mi avete festeggiata. Non avrei mai potuto immaginare che vi sareste presentati cosi’ numerosi, cosi’ affettuosamente vicini a me e – lasciatemelo dire – cosi’ sinceramente dispiaciuti di dirmi arrivederci!. Questa sera fara’ parte finche’ campo dei miei ricordi piu’ preziosi.
Un caro abbraccio che viene dal cuore Margaret”

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