Proprio bella l’Aula Magna rinnovata grazie anche al nostro contributo. Il ritorno delle tende, mancanti da anni a tutte le grandi finestre, ora in velluto ignifugo di colore rosso cupo, ha avuto uno scopo non solo estetico ma anche pratico. Quello di neutralizzare il fastidioso rimbombo che si verificava quando l’Aula Magna non era del tutto piena. L’acustica e’ stata poi perfezionata da un impianto di amplificazione sonora di buon livello: due altoparlanti da 250 watt, un mixer che permette di adattare il sistema alle condizioni di affollamento della sala, la possibilita’ di completare il tutto con lettori di CD e DVD per ascoltare musica e conferenze registrate. Ed inoltre microfoni vari: compreso quello portatile, indispensabile in occasione di una grande riunione. Microfono portatile che ci ha fatto stare col fiato sospeso poco prima dell’inizio della festa. Quando era tutto pronto si va alla verifica: e il microfono portatile e’ muto! Ansia terribile di Beppe Pagano che con la collaborazione di Raffaele sovrintendeva alla messa a punto dell’impianto:verifica di tutte le nuove apparecchiature… Finche’ si e’ capito che il problema dipendeva semplicemente dalla piccola batteria interna che si era esaurita. Dobbiamo comunque ancora studiare attentamente la disposizione dei vari componenti per ottimizzare il sistema e lo faremo prima della ripresa autunnale.
Il 18 maggio l’appuntamento era per le 17,30. Abbiamo cominciato leggendo il saluto del Sindaco Veltroni (“Vengo sempre volentieri alle iniziative del Tasso, ma questa volta non posso esimermi da un impegno a Frosinone”) e dando il benvenuto ad alcuni ospiti tra cui la dott.ssa Rosa Musto del Ministero della Pubblica Istruzione. Quindi breve discorso del Preside Acciavatti e poi lettura teatrale con Giacomo Piperno, Paola Gassman e Stefano Regard. Il testo era tratto da un lavoro del commediografo inglese Michael Frayn, intitolato “Copenaghen”, nel quale s’immagina l’incontro, avvenuto nella Copenaghen occupata dai nazisti tra un grande fisico, Premio Nobel, Niels Bohr, per meta’ ebreo, ed un suo allievo anche lui Premio Nobel, Werner Heisenberg, che lavorava per Hitler. Sia l’uno che l’altro erano alla ricerca dell’arma definitiva. L’atomica. Ma perche’ Heisenberg ando’ a Copenaghen? Cosa voleva dire o sapere da Bohr? Il lavoro di Frayn non scioglie l’enigma ma introduce il tema della responsabilita’ etica nella ricerca scientifica.
Su questo tema – “Scienza ed etica” – era incentrata la tavola rotonda alla quale hanno partecipato tre illustri ex-allievi: Luciano Caglioti, professore di chimica e pro-Rettore dell’universita’ La Sapienza di Roma (nonche’ vice-presidente dell’Associazione Amici del Tasso), Domenico Misiti, chimico anche lui e Presidente dell’Ateneo Federato di scienze della Sapienza, Giorgio Capon, Direttore di ricerca all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati, nonche’ il prof. Carlo Bernardini, il grande fisico che ha conosciuto bene Enrico Fermi per esserne stato allievo per qualche tempo.
Ricordiamo ai nostri soci che quest’anno l’Associazione ha deciso di dedicare maggiore attenzione ad argomenti attinenti alle scienze, anche in conseguenza dall’allarme lanciato dalle universita’ sul crollo di iscrizioni alle facolta’ scientifiche. Tenuto conto del fatto che il Liceo Tasso ha avuto tra i suoi allievi diversi studiosi illustri in varie discipline scientifiche, gli Amici hanno deciso di istituire per l’anno 2007-2008 un premio per gli attuali allievi per una ricerca su un argomento scientifico.
Dopo la tavola rotonda abbiamo fatto un po’ di “amarcord”. Per ricordare quello che la nostra Associazione ha fatto nei suoi primi vent’anni – viaggi, visite a mostre o musei, conferenze, iniziative a favore dei giovani, tante allegre serate e tanti serissimi pomeriggi – Ettore Carrettoni, che disegno’ la struttura, cioe’ lo Statuto, entro la quale ci muoviamo, ha rinunciato ad elencare tutte le iniziative e ha preferito ricordare i valori e gli stimoli che ci hanno guidato in questi anni. Aldo Li Castri, primo presidente dell’Associazione, impossibilitato ad essere presente, ha affidato i suoi pensieri ad uno scritto che e’ stato distribuito all’entrata e che possiamo inviare a chi lo richiedera’.
Ad un personaggio che era doveroso ricordare, Carla Guglielmi, intorno alla quale si coagulo’ il primo nucleo dell’Associazione, ha dedicato un ritrattino affettuoso e sorridente Pina Salvatori; poi Stefano Vacca Maggiolini e Jimmy Polosa hanno raccontato aneddoti e scherzi degli anni passati, Paola Dorello ha letto un ricordo del prof. Michele Misiti, Amedeo Fago ha fatto un appello ai suoi compagni di classe che parteciparono alla gita in Grecia durante le vacanze di Pasqua del 1959. Lui giro’ a suo tempo un superotto su quel viaggio e gli piacerebbe re-intervistare i ragazzi di allora.
A conclusione della festa per i vent’anni dell’Associazione e’ stato poi offerto un brindisi con rinfresco da Giorgio Rao, uno dei membri del Consiglio Direttivo, in memoria del Padre, scomparso proprio vent’anni fa. Salvatore Rao fu uno dei “ragazzi del ’99″, chiamati ad andare alla prima guerra mondiale anche se non avevano ancora compiuto diciott’anni. Torno’ dal fronte dopo quattro anni con idee a quel tempo giudicate sovversive. Ebbe una delle prime tessere del partito comunista, fu partigiano durante la seconda guerra mondiale e, pur non essendo ebreo, si prodigo’ per aiutare gli ebrei perseguitati. Motivo per lui di particolare fierezza fu che il figlio frequentasse il Liceo Tasso: una scuola, diceva, che imponeva rispetto perche’ dava a tutti la possibilita’ di affermare se stessi. Ai figli di Mussolini come ai ragazzi che diventarono poi protagonisti della sinistra in Italia: Reichlin, Castellina, Squarzina, Curzi, Giglia Tedesco. Il rinfresco e’ stato organizzato con la consueta perizia da Bianca Pennino con la collaborazione della nostra tesoriera Alessia Tedeschi (tra un viaggio internazionale e l’altro della sua carriera in ascesa).